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Aggiornamenti normativi
L’art. 102 implica la necessaria produzione del progetto di assorbimento? Esclusione...
Nella fase antecedente l’aggiudicazione nasce un contrasto tra potenziale aggiudicatario e stazione appaltante. Nel particolare la Stazione appaltante “insisteva” per il rispetto della clausola sociale, con riassorbimento di tutto il personale dell’operatore economico uscente, ovvero di dodici unità. L’appaltatore dal canto suo sostiene che la legge di gara non prevedeva “un indiscriminato e generalizzato dovere di assorbimento del personale utilizzato dall’impresa uscente, dovendosi tener conto dell’organizzazione aziendale prescelta dal nuovo affidatario e della sussistenza o meno in capo a quest’ultimo di effettuare nuove assunzioni per adeguare la propria forza lavoro all’esigenze del servizio”. Per l’effetto si rendeva disponibile ad assumere otto delle dodici unità in organico dell’operatore uscente. [[CASESTUDY]] Dal che, la decisione della stazione app...
Nella fase antecedente l’aggiudicazione nasce un contrasto tra potenziale aggiudicatario e stazione appaltante. Nel particolare la Stazione appaltante “insisteva” per il rispetto della clausola sociale, con riassorbimento di tutto il personale dell’operatore economico uscente, ovvero di dodici unità. L’appaltatore dal canto suo sostiene che la legge di gara non prevedeva “un indiscriminato e generalizzato dovere di assorbimento del personale utilizzato dall’impresa uscente, dovendosi tener conto dell’organizzazione aziendale prescelta dal nuovo affidatario e della sussistenza o meno in capo a quest’ultimo di effettuare nuove assunzioni per adeguare la propria forza lavoro all’esigenze del servizio”. Per l’effetto si rendeva disponibile ad assumere otto delle dodici unità in organico dell’operatore uscente. [[CASESTUDY]] Dal che, la decisione della stazione app...
Illeciti professionali: il termine triennale decorre, per i reati, al momento dell’esercizio...
Sebbene riferita all’articolo 80 del D.lgs 50/2016, la sentenza del Consiglio di Stato è significativa perché mette in relazione il vecchio ed il “nuovo” Codice con riferimento alle cause di esclusione per gravi illeciti professionali (attuale articolo 96 comma 10). Stabilendo, sulla base della Relazione al D. lgs 36/2023 (che assume, ad avviso del collegio, una valenza anche ai fini interpretativi dell’art. 80 comma 10- bis del d.lgs. 50 del 2016), che prevede come il triennio di esclusione debba essere ancorato, nell’ipotesi di commissione di illeciti penali non accertati con sentenza definitiva, non al fatto storico ma, o all’esercizio dell’azione penale, oppure, se antecedente, all’ordinanza di adozione di misure cautelari personali o reali, ovvero a provvedimenti che fanno emergere per primi il carattere di disvalore della condotta, connotandola in senso giuridic...
Sebbene riferita all’articolo 80 del D.lgs 50/2016, la sentenza del Consiglio di Stato è significativa perché mette in relazione il vecchio ed il “nuovo” Codice con riferimento alle cause di esclusione per gravi illeciti professionali (attuale articolo 96 comma 10). Stabilendo, sulla base della Relazione al D. lgs 36/2023 (che assume, ad avviso del collegio, una valenza anche ai fini interpretativi dell’art. 80 comma 10- bis del d.lgs. 50 del 2016), che prevede come il triennio di esclusione debba essere ancorato, nell’ipotesi di commissione di illeciti penali non accertati con sentenza definitiva, non al fatto storico ma, o all’esercizio dell’azione penale, oppure, se antecedente, all’ordinanza di adozione di misure cautelari personali o reali, ovvero a provvedimenti che fanno emergere per primi il carattere di disvalore della condotta, connotandola in senso giuridic...
Appalti, inserite nuove norme a favore di micro, piccole e medie imprese
Le novità sono volte a favorire la partecipazione nelle procedure di affidamenti pubblici Il correttivo al nuovo codice degli appalti fortemente voluto dal vice presidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini contiene una robusta valorizzazione delle micro, piccole e medie imprese (MPMI). Si tratta di un decreto legislativo che è entrato in vigore alla fine dell’anno scorso. [[CASESTUDY]] Tra le novità più significative volte a favorire la partecipazione delle micro, piccole e medie imprese nelle procedure di affidamenti pubblici, si segnalano le seguenti misure:- in materia di subappalto, prevedendo che nei medesimi contratti si debba stabilire una quota riservata, pari al 20 per cento delle prestazioni, in favore delle PMI. A tale previsione si può derogare solo nei casi in cui la stazione appaltante accerti l’impossibilità di applicazione di tali soglie, da motivare ne...
Le novità sono volte a favorire la partecipazione nelle procedure di affidamenti pubblici Il correttivo al nuovo codice degli appalti fortemente voluto dal vice presidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini contiene una robusta valorizzazione delle micro, piccole e medie imprese (MPMI). Si tratta di un decreto legislativo che è entrato in vigore alla fine dell’anno scorso. [[CASESTUDY]] Tra le novità più significative volte a favorire la partecipazione delle micro, piccole e medie imprese nelle procedure di affidamenti pubblici, si segnalano le seguenti misure:- in materia di subappalto, prevedendo che nei medesimi contratti si debba stabilire una quota riservata, pari al 20 per cento delle prestazioni, in favore delle PMI. A tale previsione si può derogare solo nei casi in cui la stazione appaltante accerti l’impossibilità di applicazione di tali soglie, da motivare ne...
Scorporo della manodopera: per il Consiglio di Stato è propugnabile la tesi della...
Interessante ordinanza del Consiglio di Stato (III, ord. 10 gennaio 2025, n. 80) sull’interpretazione dell’art. 41, c. 14 del Codice (e dell’art. 3 del bando tipo Anac) in punto di ribassabilità dei costi della manodopera. Come visto in questo articolo, secondo il Consiglio di Stato (Cons. Stato sez. III 12 novembre 2024, n. 9084) l’art. 3 del bando tipo Anac tradisce i contenuti della relativa relazione illustrativa (che ammette un ribasso diretto della manodopera), e con la formulazione ivi prevista (“i costi per la manodopera non sono soggetti a ribasso“), in un’evidente eterogenesi dei fini, non ammette un ribasso o una riduzione dei costi della manodopera. Nel caso scrutinato, in assenza di impugnazione dell’art. 3, è stato infatti ritenuto meritevole di esclusione l’offerente che aveva ridotto i costi della manodopera indicati dalla stazione appaltante. [[CASES...
Interessante ordinanza del Consiglio di Stato (III, ord. 10 gennaio 2025, n. 80) sull’interpretazione dell’art. 41, c. 14 del Codice (e dell’art. 3 del bando tipo Anac) in punto di ribassabilità dei costi della manodopera. Come visto in questo articolo, secondo il Consiglio di Stato (Cons. Stato sez. III 12 novembre 2024, n. 9084) l’art. 3 del bando tipo Anac tradisce i contenuti della relativa relazione illustrativa (che ammette un ribasso diretto della manodopera), e con la formulazione ivi prevista (“i costi per la manodopera non sono soggetti a ribasso“), in un’evidente eterogenesi dei fini, non ammette un ribasso o una riduzione dei costi della manodopera. Nel caso scrutinato, in assenza di impugnazione dell’art. 3, è stato infatti ritenuto meritevole di esclusione l’offerente che aveva ridotto i costi della manodopera indicati dalla stazione appaltante. [[CASES...
Pubblicato il Decreto sui criteri di ripartizione del Fondo per l'aggregazione degli...
Nella Gazzetta Ufficiale n. 2 del 3 gennaio 2025 è stato pubblicato il Decreto 3 dicembre 2024 del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il provvedimento stabilisce i criteri di ripartizione delle risorse del Fondo per l'aggregazione degli acquisti di beni e servizi per l'anno 2025. Il Decreto definisce requisiti di accesso e modalità di ripartizione delle risorse destinate a sostenere le attività dei soggetti aggregatori, incaricati della centralizzazione della domanda e dell'aggregazione degli acquisti di beni e servizi. Tali risorse fanno riferimento all'articolo 9, comma 9, del Decreto-Legge 24 aprile 2014, n. 66. [[CASESTUDY]] Modalità di ripartizione delle risorse Le risorse del Fondo sono suddivise in quote requisito, secondo le percentuali riportate nella tabella 1 dell'Allegato A del Decreto. Per accedere ai finanziamenti, i soggetti aggregator...
Nella Gazzetta Ufficiale n. 2 del 3 gennaio 2025 è stato pubblicato il Decreto 3 dicembre 2024 del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il provvedimento stabilisce i criteri di ripartizione delle risorse del Fondo per l'aggregazione degli acquisti di beni e servizi per l'anno 2025. Il Decreto definisce requisiti di accesso e modalità di ripartizione delle risorse destinate a sostenere le attività dei soggetti aggregatori, incaricati della centralizzazione della domanda e dell'aggregazione degli acquisti di beni e servizi. Tali risorse fanno riferimento all'articolo 9, comma 9, del Decreto-Legge 24 aprile 2014, n. 66. [[CASESTUDY]] Modalità di ripartizione delle risorse Le risorse del Fondo sono suddivise in quote requisito, secondo le percentuali riportate nella tabella 1 dell'Allegato A del Decreto. Per accedere ai finanziamenti, i soggetti aggregator...
Il subappalto “a cascata” deve essere autorizzato. Si applicano le disposizioni...
Il “correttivo” interviene anche sul subappalto “a cascata”, introdotto dal nuovo Codice all’articolo 119 comma 17 senza però che fosse stata prevista alcuna disciplina dello stesso (era stabilito soltanto che la stazione appaltante individuasse la categoria di lavori o le prestazioni che, pur subappaltabili, non potevano formare oggetto di ulteriore subappalto). [[CASESTUDY]] L’articolo 41 del “correttivo” prova a colmare questa lacuna. Il comma 1 lettera e) del decreto legislativo 31 dicembre 2023, n. 209 prevede infatti: e) al comma 17, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Nel caso in cui l’esecuzione delle prestazioni affidate in subappalto sia oggetto di ulteriore subappalto si applicano a quest’ultimo le disposizioni previste dal presente articolo e da altri articoli del codice in tema di subappalto.»; Viene dunque ad essere previsto un esplicito rin...
Il “correttivo” interviene anche sul subappalto “a cascata”, introdotto dal nuovo Codice all’articolo 119 comma 17 senza però che fosse stata prevista alcuna disciplina dello stesso (era stabilito soltanto che la stazione appaltante individuasse la categoria di lavori o le prestazioni che, pur subappaltabili, non potevano formare oggetto di ulteriore subappalto). [[CASESTUDY]] L’articolo 41 del “correttivo” prova a colmare questa lacuna. Il comma 1 lettera e) del decreto legislativo 31 dicembre 2023, n. 209 prevede infatti: e) al comma 17, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Nel caso in cui l’esecuzione delle prestazioni affidate in subappalto sia oggetto di ulteriore subappalto si applicano a quest’ultimo le disposizioni previste dal presente articolo e da altri articoli del codice in tema di subappalto.»; Viene dunque ad essere previsto un esplicito rin...
Limite dimensionale dell’offerta e sua violazione: nessuna esclusione sulla base...
La ricorrente contesta la regolarità dell’offerta del raggruppamento aggiudicatario per violazione dello specifico limite dimensionale richiesto per la relazione tecnica dei servizi/forniture offerte. Il Tar respinge il ricorso in quanto, anche se fosse stata prevista tale clausola, essa sarebbe stata violativa del principio di tassatività delle clausole di esclusione. E, nel nuovo codice, le deroghe al principio di tassatività devono essere interpretate restrittivamente e con maggior rigore rispetto alla disciplina previgente. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Campania, Salerno, Sez. I, 09/01/2025, n. 30: 5. Né la stazione appaltante avrebbe potuto, infine, strutturare una clausola escludente di tal specie o prevederla come causa di irregolarità dell’offerta, in quanto sarebbe stata violativa del principio di tassatività della clausole di esclusione, introdotto tra...
La ricorrente contesta la regolarità dell’offerta del raggruppamento aggiudicatario per violazione dello specifico limite dimensionale richiesto per la relazione tecnica dei servizi/forniture offerte. Il Tar respinge il ricorso in quanto, anche se fosse stata prevista tale clausola, essa sarebbe stata violativa del principio di tassatività delle clausole di esclusione. E, nel nuovo codice, le deroghe al principio di tassatività devono essere interpretate restrittivamente e con maggior rigore rispetto alla disciplina previgente. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Campania, Salerno, Sez. I, 09/01/2025, n. 30: 5. Né la stazione appaltante avrebbe potuto, infine, strutturare una clausola escludente di tal specie o prevederla come causa di irregolarità dell’offerta, in quanto sarebbe stata violativa del principio di tassatività della clausole di esclusione, introdotto tra...
Patteggiamento e art. 94 del Codice: costituisce causa automatica di esclusione?
Come noto, l’art. 80 del Codice prevedeva che: “1. Costituisce motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura d’appalto o concessione, la condanna con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale” (i.e. il cd. patteggiamento), per uno dei reati successivamente elencati. [[CASESTUDY]] Come parimenti noto, l’art. 94 del nuovo Codice, per i medesimi reati, prevede che: “1. È causa di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura d’appalto la condanna con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile“. Nel nuovo Codice, quindi, viene meno il riferimento al cd. patteggiamento, che trova sp...
Come noto, l’art. 80 del Codice prevedeva che: “1. Costituisce motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura d’appalto o concessione, la condanna con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale” (i.e. il cd. patteggiamento), per uno dei reati successivamente elencati. [[CASESTUDY]] Come parimenti noto, l’art. 94 del nuovo Codice, per i medesimi reati, prevede che: “1. È causa di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura d’appalto la condanna con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile“. Nel nuovo Codice, quindi, viene meno il riferimento al cd. patteggiamento, che trova sp...
Incentivi alle funzioni tecniche
Il tema dell’individuazione della corretta fonte di regolazione dei criteri di ripartizione degli incentivi alle funzioni tecniche è stato ripetutamente dibattuto in giurisprudenza e in dottrina. Di recente, con Deliberazione n. 145/2024, è intervenuta la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti del Piemonte che ha ribadito che ai sensi del comma 3 dell’articolo 45 (seconda parte) del Codice degli appalti “I criteri del relativo riparto, nonché quelli di corrispondente riduzione delle risorse finanziarie connesse alla singola opera o lavoro, a fronte di eventuali incrementi ingiustificati dei tempi o dei costi previsti dal quadro economico del progetto esecutivo, sono stabiliti dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti, secondo i rispettivi ordinamenti, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del codice”. [[CASESTUDY]] La Delibera precisa che ...
Il tema dell’individuazione della corretta fonte di regolazione dei criteri di ripartizione degli incentivi alle funzioni tecniche è stato ripetutamente dibattuto in giurisprudenza e in dottrina. Di recente, con Deliberazione n. 145/2024, è intervenuta la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti del Piemonte che ha ribadito che ai sensi del comma 3 dell’articolo 45 (seconda parte) del Codice degli appalti “I criteri del relativo riparto, nonché quelli di corrispondente riduzione delle risorse finanziarie connesse alla singola opera o lavoro, a fronte di eventuali incrementi ingiustificati dei tempi o dei costi previsti dal quadro economico del progetto esecutivo, sono stabiliti dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti, secondo i rispettivi ordinamenti, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del codice”. [[CASESTUDY]] La Delibera precisa che ...
Le ipotesi di modificazione organizzativa soggettiva debbono essere suscettive di...
L’art. 97 del nuovo codice appalti consente la modificazione in riduzione del raggruppamento ma soltanto previa sostituzione oppure estromissione. Un terzo tipo di conversione soggettiva o meglio di trasformazione non è altrimenti contemplata e le ipotesi di modificazione organizzativa soggettiva debbono essere suscettive di stretta interpretazione. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 08/01/2025, n. 119: 6. Tutto ciò premesso il primo motivo di appello, ad un più attento esame che è proprio di questa fase di merito, è ad avviso del collegio fondato e deve essere accolto dal momento che: 6.1. Poiché uno degli ingegneri progettisti (xxx, il quale era mandante dell’RTP di professionisti che partecipava, a sua volta, nel raggruppamento con …. capofila costruttore) non aveva i requisiti per partecipare alla gara, l’RTP ha allora provveduto a mod...
L’art. 97 del nuovo codice appalti consente la modificazione in riduzione del raggruppamento ma soltanto previa sostituzione oppure estromissione. Un terzo tipo di conversione soggettiva o meglio di trasformazione non è altrimenti contemplata e le ipotesi di modificazione organizzativa soggettiva debbono essere suscettive di stretta interpretazione. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 08/01/2025, n. 119: 6. Tutto ciò premesso il primo motivo di appello, ad un più attento esame che è proprio di questa fase di merito, è ad avviso del collegio fondato e deve essere accolto dal momento che: 6.1. Poiché uno degli ingegneri progettisti (xxx, il quale era mandante dell’RTP di professionisti che partecipava, a sua volta, nel raggruppamento con …. capofila costruttore) non aveva i requisiti per partecipare alla gara, l’RTP ha allora provveduto a mod...
Verifiche antimafia incomplete: aggiudicazione illegittima?
La ricorrente lamenta l’illegittimità dell’operato della stazione appaltante che avrebbe controllato presso la Banca Dati Nazionale per il rilascio delle informazioni Antimafia solo i nominativi relativi al precedente consiglio di amministrazione, senza riferirli anche ai nuovi componenti del CdA, comunicati dall’aggiudicataria alla stazione appaltante prima dell’adozione del provvedimento di aggiudicazione. [[CASESTUDY]] T.A.R. Campania, VIII, 07 gennaio 2025, n. 109 ritiene che tale previsione radichi senz’altro un onere per la stazione appaltante che, tuttavia, non incide sulla legittimità dell’affidamento e dell’aggiudicazione che, al più, potrebbero essere compromessi da un eventuale esito negativo degli stessi controlli antimafia, non potendo la legittimità dell’aggiudicazione in favore dell’operatore economico farsi dipendere dal tempestivo adempimento di ...
La ricorrente lamenta l’illegittimità dell’operato della stazione appaltante che avrebbe controllato presso la Banca Dati Nazionale per il rilascio delle informazioni Antimafia solo i nominativi relativi al precedente consiglio di amministrazione, senza riferirli anche ai nuovi componenti del CdA, comunicati dall’aggiudicataria alla stazione appaltante prima dell’adozione del provvedimento di aggiudicazione. [[CASESTUDY]] T.A.R. Campania, VIII, 07 gennaio 2025, n. 109 ritiene che tale previsione radichi senz’altro un onere per la stazione appaltante che, tuttavia, non incide sulla legittimità dell’affidamento e dell’aggiudicazione che, al più, potrebbero essere compromessi da un eventuale esito negativo degli stessi controlli antimafia, non potendo la legittimità dell’aggiudicazione in favore dell’operatore economico farsi dipendere dal tempestivo adempimento di ...
La rotazione non opera in caso di procedura negoziata preceduta da indagine di mercato...
Il raggruppamento ricorrente è stato affidatario di servizio fino al 2023, a conclusione di procedura selettiva. Viene escluso dal rinnovo della procedura di affidamento, disposta dalla stazione appaltante sensi dell’art. 49 del D.Lgs. n. 36/2023. Il Tar accoglie il ricorso, rilevando come, sebbene la procedura sia stata battezzata come “affidamento diretto”, in realtà si tratti di procedura negoziata preceduta da indagine di mercato e siano stati invitati tutti coloro che hanno mostrato interesse. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lombardia, Milano, Sez. I, 07/01/2025, n. 28: Il ricorso è fondato. Innanzitutto va respinta l’eccezione pregiudiziale, laddove l’interesse ad agire è ictu oculi evidente nella richiesta di annullamento dell’esclusione dalla gara e dell’aggiudicazione della medesima alla controinteressata. Nel merito parte ricorrente richiama la...
Il raggruppamento ricorrente è stato affidatario di servizio fino al 2023, a conclusione di procedura selettiva. Viene escluso dal rinnovo della procedura di affidamento, disposta dalla stazione appaltante sensi dell’art. 49 del D.Lgs. n. 36/2023. Il Tar accoglie il ricorso, rilevando come, sebbene la procedura sia stata battezzata come “affidamento diretto”, in realtà si tratti di procedura negoziata preceduta da indagine di mercato e siano stati invitati tutti coloro che hanno mostrato interesse. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lombardia, Milano, Sez. I, 07/01/2025, n. 28: Il ricorso è fondato. Innanzitutto va respinta l’eccezione pregiudiziale, laddove l’interesse ad agire è ictu oculi evidente nella richiesta di annullamento dell’esclusione dalla gara e dell’aggiudicazione della medesima alla controinteressata. Nel merito parte ricorrente richiama la...